mercoledì 20 novembre 2013

MARCO CAVALLO VISITA GLI SCALPELLINI.


Domenica 24 novembre al Teatro degli Scalpellini si vivrà un pomeriggio speciale, come la giornata stessa lo è, o è stata, in altre parti d'Italia. Non arriverà Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro di cartapesta simbolo della liberazione dal manicomio, ma si sentirà parlare di lui.  Si festeggiano i suoi primi quarant'anni da quel 1973  che ha visto la prima esperienza europea di teatro con i malati mentali all'interno dell'Ospedale Psichiatrico di Trieste diretto da Franco Basaglia.
Al Teatro degli Scalpellini andrà in scena un programma teatrale in simultanea con Milano dove, all'ex Paolo Pini, Marco Cavallo (la scultura-pupazzo gigante vera e propria) terminerà un viaggio di due settimane in varie istituzioni psichiatriche nazionali e al Parlamento in appoggio alla battaglia per la chiusra degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari). Il viaggio è cominciato il 12 novembre a Trieste, passando per Torino, Genova, Livorno, Barcellona Pozzo di Gotto, Salerno, Aversa, Napoli Secondigliano, Roma (dove incontrerà i parlamentari), L’Aquila, Montelupo Fiorentino, Firenze, Reggio Emilia, Castiglione, Milano (proprio il 24 e il 25, all'ex Paolo Pini, al Piccolo Teatro Grassi e in Piazza della Scala) e terminerà  a Trieste alla fine del mese. Il programma degli Scalpellini vuole collegarsi idealmente a questo viaggio e insieme porre l'accento sul lavoro teatrale con i pazienti psichiatrici che da anni Anna Olivero del Teatro delle Selve sta compiendo con i DSM di Domodossola e di Arona. Domenica, al lavoro che il gruppo di pazienti e operatrici di Domodossola presenterà sul palco degli Scalpellini, dal titolo LA DANZA DELLA FARFALLA seguirà la lettura-spettacolo LA STORIA DI MARCO CAVALLO di Franco Acquaviva che rievoca l'esperienza epica di Scabia e compagni all'OPP di Trieste.
DOMENICA 24 NOVEMBRE h 16.00
Biglietto: Intero 7 € Ridotto 5€
Promozione speciale cinquina: per gruppi organizzati di 5 persone, biglietto ridotto a 5€
Evento fuori abbonamento.

martedì 12 novembre 2013

PASSO AL PROSSIMO LIVELLO: TU.


Accattivante e ultra contemporaneo il tema proposto sabato 9 novembre dalla Bottega d'Arte MULINO AD ARTE di Orbassano nel contesto di VADO A TEATRO! La compagnia, formata da tre giovani professionisti, ha conquistato il pubblico del Teatro degli Scalpellini realizzando in scena ciò che quotidianamente si realizza nella vita di molti, giovani e adulti: la dipendenza da Internet e la conseguente chiusura nel proprio io. Matteo vive da solo, e dalla sua postazione alla scrivania davanti al computer crede di condurre la vita più avventurosa e di avere l'alimentazione migliore. Giornate fatte di giochi virtuali, di rapporti sociali virtuali, di totale dipendenza da quel computer e da quella rete che apparentemente sembra possa dare tutte le risposte. Ma quando Miriam, del piano superiore, irrompe nella sua vita, su Internet le risposte non le trova. Al contrario, Miriam rifiuta ogni tipo di tecnologia:non ha un cellulare, non ha un computer e per Matteo questo mondo è lontanissimo, incomprensibile. Finché dentro di lui si smuove qualcosa che va oltre uno schermo piatto, oltre la sua indifferenza e gli apre gli occhi su una vita che fino ad ora non aveva pensato di poter meritarsi. Miriam e Matteo sono due tipi attuali, che racchiudono le caratteristiche degli adolescenti di oggi: Matteo non si fida delle altre persone, è stato scottato dalle relazioni e si è chiuso nel suo universo virtuale dal quale stacca solo per un boccone di pizza e una sorsata d'acqua. Miriam era una ragazza concentrata su se stessa, amante di internet, della tecnologia e per essa, o a causa di essa, non aveva più contatti nemmeno con i suoi familiari. Solo la presunta malattia della nipote la riporta alla realtà e alle cose importanti dell'esistenza.
I due ragazzi si incontrano, prima cercandosi con gli occhi, poi con le parole e infine con l'incontro fisico, dandosi la mano e avvicinandosi per un bacio. Nella semplicità e verità della trasposizione in scena di un tema che sta diventando una reale problematica a più livelli, Matteo decide di passare al suo personale livello superiore: quello dell'accoglienza di Miriam.